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08
Feb

L’obesità infantile: come migliorare le abitudini dei nostri bambini

L’obesità infantile è una delle problematiche di salute più preoccupanti negli ultimi anni tanto da essere stata definita come una vera e propria epidemia a livello mondiale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS – WHO, World Health Organization) per obesità si intende “quella condizione caratterizzata da un eccesso di peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute”.

Purtroppo l’obesità infantile rappresenta ad oggi una condizione sempre più importante per numero di soggetti interessati e gravità delle complicanze cliniche ad essa associate. In età evolutiva, dai 2 anni in poi, si parla di eccesso ponderale quando l’Indice di Massa Corporea, ovvero il rapporto tra il peso e l’altezza al quadrato, è superiore all’85° percentile per età e sesso. In Italia gli ultimi dati dell’indagine OKkio alla Salute, presentati il 4 maggio 2017, mostrano come quasi un terzo dei bambini tra gli 8 e i 9 anni si trovino in una condizione di eccesso ponderale (21,3% in sovrappeso, 9,3% obesi).

Più del 95% dei casi di obesità in età pediatrica rientrano nella forma cosiddetta “essenziale”, sono cioè classificabili come malattie multifattoriali che nascono dall’interazione di gene e ambiente. In poche parole, sulla base di quella che si può definire una predisposizione genetica, i fattori ambientali, come abitudini sedentarie e un’alimentazione non salutare e sbilanciata, rivestono un ruolo centrale nell’insorgenza di tale patologia.

Dal sistema OKkio alla salute si evince come le abitudini alimentari dei nostri bambini e ragazzi siano lontane dalle raccomandazioni internazionali e dalla cosiddetta Dieta Mediterranea. Assenza della prima colazione, spuntini troppo abbondanti, scarso consumo di frutta e verdura, frequente consumo di bevande zuccherate, sedentarietà e inattività fisica la fanno da padroni.

L’obesità infantile costituisce ad oggi un’importante problema di sanità pubblica, dunque la sua prevenzione è uno degli obiettivi principali delle campagne e degli interventi del sistema sanitario nazionale, che prevedono il coinvolgimento essenziale delle famiglie e dell’intera comunità scolastica.

Cosa si può fare nel quotidiano?

Qualche consiglio per la vita di tutti i giorni in famiglia:

  • I genitori e tutto l’ambiente familiare sono fonte di esempio e di imitazione per i bambini. Se l’intera famiglia segue abitudini alimentari e di vita sane tutto sarà più facile!
  • È importante cercare di invogliare i bambini ad assaggiare nuovi alimenti, anche i meno graditi, senza forzature. Portiamoli al supermercato a scegliere nuova frutta e nuova verdura ed una volta a casa coinvolgiamoli nella preparazione del pasto.
  • Il pasto è un momento di riunione e condivisione. Mangiamo tutti insieme, le stesse cose e senza distrazioni come giochi, videogiochi e TV.
  • Una sana giornata alimentare è costituita da 5 pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena.
  • La colazione è uno dei pasti più importanti! Ci permette di ricaricare le energie necessarie per tutta la giornata. Una colazione tipo potrebbe essere costituita da latte con panino integrale e marmellata, oppure da una spremuta con un uovo e del pane integrale tostato, o ancora da uno yogurt bianco senza zuccheri con frutta a pezzi, frutta secca e cereali integrali. Ci possiamo sbizzarrire con la fantasia, ricondiamoci però che per fare una buona prima colazione bisogna svegliarsi in tempo!
  • Gli spuntini sono dei piccoli break che aiutano a non arrivare troppo affamati al pasto successivo. Privilegiamo frutta fresca, macedonie (senza zucchero aggiunto), frutta secca, yogurt e frullati.
  • I pasti principali, pranzo e cena, dovrebbero essere completi: un primo a base di cereali integrali (pane, riso, farro, pasta, orzo, patate ecc), un secondo (legumi, pesce, carne, uova, formaggi) e uno o più contorni di verdure.
  • Durante la settimana è importante ruotare i secondi piatti: legumi (4-5 v/sett), pesce (3-4 v/sett), carne (1-2 v/sett), formaggi (1-2 v/sett), uova (1-2 v/sett).
  • Le porzioni di frutta e verdura giornaliere sono 5! La verdura deve essere sempre presente a pranzo e cena!
  • Ricordiamoci che le patate non sono un contorno, ma sostituiscono pane, pasta, riso
  • Ricordiamoci che i legumi non sono un contorno ma un secondo piatto come carne, pesce, formaggi e uova
  • L’olio extravergine di oliva è il condimento principe della Dieta Mediterranea.
  • È importante variare giornalmente gli alimenti proposti e le modalità di cottura, in modo da non annoiare i bambini/ragazzi e da stimolarli sempre nell’assaggio di nuovi cibi.
  • È importante cercare di evitare il consumo di bevande zuccherate, dolci confezionati e alimenti precotti (es. bastoncini, cotolette pronte).
  • È importante cercare di limitare le fritture, l’utilizzo di salse e l’aggiunta di sale da cucina.
  • Le porzioni sono importanti! Ricordiamo che un bambino non può mangiare quanto un adulto.
  • L’acqua è un costituente fondamentale del nostro corpo: cerca di bere almeno 1.5 litri di acqua al giorno.
  • Il movimento è importante. Un bambino dovrebbe muoversi 60 minuti al giorno (passeggiate, giochi all’aperto etc.) e scegliere uno sport da fare 2-3 v/sett.

Dott.ssa Giulia Cinelli
Biologa Nutrizionista
Esperta in Nutrizione Pediatrica e Personalizzata

www.centroiltulipano.com

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